mercoledì 4 dicembre 2013

LA QUESTIONE PIÙ IMPORTANTE DELL'EPOCA CHE VIVIAMO.

clanDestino ZOOM
Non è né la stabilità né la destabilizzazione. Né una tassa in più o in meno. Molto da abbattere, molto da ricostruire, certo, come diceva il grande poeta Eliot. E chi lascia le cose come stanno oggi è criminale.
Ma i volti tesi, induriti dalla crisi, induriti dalla fatica, dai debiti, o anche - e di più - dalla noia, dal vuoto, cambiano aria, luce non per l'insorgere di una idea o per la convinzione di un pensiero. Ma quando incontrano un volto amato, amabile.
Avvento! Avvento! Viene da gridarlo agli angoli della strada, del distanziarsi degli abbracci, sotto i tunnel della metropolitana. Avvento! Avvento! Non dateci idee, soluzioni, che venga un volto, un sorriso, quella piega degli occhi, quelle labbra. Avvento! Avvento! viene da sospirarlo come mare dentro, come rottura del fiato, mentre ti rincorrono i problemi, i dolori, le aspettative. Avvento! Avvento! la fatica delle gambe o del pensiero, del petto e del sentire. Avvento! Avvento! avere questo grido questo mormorio come uno stendardo negli occhi. Mentre altri alzano tristi bandiere, inutili vessilli. Solo questo, solo questo domandare.
dr - 

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