mercoledì 12 marzo 2014

Nasko, il Policlinico boccia la Regione

 cesana-meeting
bambini che il Centro aiuto alla vita Mangiagalli ha aiutato a nascere da quando è nato sono 16.663. Solo l’an­no scorso, il personale del Cav ospitato al­l’interno della più grande struttura di o­stetricia d’Italia, ha incontrato 1.107 don­ne al primo trimestre di gravidanza e ha at­tivato 341 progetti Nasko, evitando così al­trettanti aborti. «Tutti i dati elencati – spie­ga Giancarlo Cesana, presidente della Fon­dazione Irccs Ca’ Granda Ospedale Mag­giore Policlinico – esprimono senz’altro un’anomalia del Cav Mangiagalli, ma so­lo positiva, che mi auguro possa essere tu­telata e riconosciuta per il servizio socia­le pubblico che evidentemente rende».
  Il presidente della Fondazione Policlinico punta il dito contro la Regione guidata da Roberto Maroni e contro l’assessore al Wel­fare Cristina Cantù che una settimana fa in Consiglio regionale, tra le polemiche, a­veva affermato che i fondi Nasko e Cresco sono da rivedere, in quanto andrebbero per il 75% in appannaggio alle donne ex­tracomunitarie. Cantù in quella circo­stanza aveva attaccato anche il Cav Man­gialli, così ieri Cesana ha voluto replicare. «In relazione al dato fornito settimana scorsa dall’assessorato regionale alla Fa­miglia, secondo cui, nel 2012, il Cav Man­giagalli ha assorbito il 40% del totale del fondo Nasko e che questo rappresenta un
 dato anomalo, tengo a fare una precisa­zione – dice ancora Cesana –. Il Centro di aiuto alla vita Mangiagalli è un’associa­zione di volontariato che da 30 anni è pre­sente al Policlinico di Milano. È aperta tut­to l’anno, agosto compreso, tutti i giorni. Per poter offrire, oltre al sostegno psicolo­gico e materiale alle donne incinta che so­no in difficoltà, anche i servizi sanitari in­dispensabili per le mamme ed i neonati, dal 2000 gestisce il consultorio familiare accreditato “Genitori Oggi”».
  Settimana scorsa la giunta regionale ave­va annunciato di voler di rivedere i criteri di accesso ai fondi Nasko e Cresco per la tutela della maternità, perché in questi an­ni, appunto, il 75% delle risorse sarebbe
 andato ad extracomunitari. Lo aveva spie­gato al Consiglio regionale, l’assessore le­ghista Cantù, rispondendo a un question time chiesto Nuovo centrodestra. La po­sizione dell’assessore della giunta Maro­ni ha suscitato non poche critiche proprio da parte di Ncd, aprendo su questo tema una divisione nella maggioranza, tra Ndc e Lega Nord. «Il diritto alla vita non può e non deve dipendere dal colore della pel­le », ha dichiarato in Aula il consigliere del Nuovo centrodestra, Stefano Carugo. Stes­so giudizio lo aveva espresso durante la seduta del Consiglio regionale anche Fa­bio Pizzul del Pd, per il quale «la vita che nasce non ha colore».


Dichiarazione del presidente Fondazione IRCCS in merito al dibattito sui Fondi a tutela delle nascite. «Mi auguro possa essere tutelata e riconosciuta per il servizio sociale pubblico che evidentemente rende»


In relazione al dato fornito settimana scorsa dall’assessorato regionale alla Famiglia, secondo cui, nel 2012, il Cav Mangiagalli ha assorbito il 40% del totale del fondo Nasko e che questo rappresenta un dato anomalo, tengo a fare una precisazione.
Il Cav Mangiagalli è un’associazione di volontariato che da 30 anni è presente al Policlinico di Milano. E’ aperta tutto l’anno, agosto compreso, tutti i giorni. Per poter offrire – oltre al sostegno psicologico e materiale alle donne incinta che sono in difficoltà – anche i servizi sanitari indispensabili per le mamme ed i neonati, dal 2000 gestisce il consultorio familiare accreditato “Genitori Oggi”. I bambini che il Cav Mangiagalli ha aiutato a nascere sono oltre 16.663. Nel 2013, il Cav Mangiagalli ha incontrato 1.107 donne al primo trimestre di gravidanza e ha attivato 341 progetti Nasko. Tutti i dati sopra elencati esprimono senz’altro un’anomalia del Cav Mangiagalli, ma solo positiva, che mi auguro possa essere tutelata e riconosciuta per il servizio sociale pubblico che evidentemente rende.
Prof. Giancarlo Cesana
Presidente Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico


Nessun commento: