Si uccide in tanti modi, anche lasciando in vita il corpo. Succede quando ti rubano l’immagine e la gettano alla folla perché ne rida, come accadeva nell’antica gogna: un tempo nelle piazze vere, oggi in quelle virtuali, dove va di 'moda' mettere in rete fotografie o video in cui una ragazza è ripresa in situazioni imbarazzanti, magari filmata da un ex fidanzato in vena di vendette, oppure umiliata dal branco, costretta a recitare una parte non sua. Succede sempre più spesso: ti rubano l’identità e su di te, ragazzina inerme, tracciano un ritratto che non ti appartiene per esporti allo scherno via Internet. Come fermi la calunnia? In pochi secondi tutto il mondo ti giudica per ciò che non sei... «Queste aggressioni hanno indotto ragazze, soprattutto adolescenti, anche al suicidio », ha ammonito ieri il presidente Napolitano in occasioni delle celebrazioni per l’8 marzo. Un taglio decisamente inedito quello dato alla festa dal capo dello Stato, che esce dai cliché sdolcinati per squarciare il velo del silenzio.Esagerato? Non proprio: abbiamo già scordato perché è morta Nadia, quattordicenne di Padova, volata nel vuoto dal balcone di un albergo abbandonato dopo che da un social network anonimi aggressori l’avevano assalita con pesanti allusioni sessuali e proposte oscene? Con le parole l’hanno lapidata: «Fai schifo come persona, spero che uno di questi giorni ti taglierai le vene ». Non una ferocia isolata: 1.148 i post ricevuti prima di quel salto nel vuoto. Lo chiamano cyberbullismo. Ma parole come pietre volano persino nei palazzi della politica, quella alta, con la P maiuscola di polis : «Il sessismo, se da volgare battuta da bar sale nelle sfere politiche rappresentative, se si esprime in Parlamento, legittimato da fonti autorevoli, diventa un virus», ha detto Napolitano, pensando a quelle «avversarie in politica» non combattute con le armi legittime della democrazia ma con l’insulto sessista di bassa lega. «Se ti trovassi in macchina con la Boldrini che cosa le faresti?»... Questo il post dei grillini contro il presidente della Camera, non una critica sui contenuti ma l’istigazione alla gogna: la tecnica di chi non ha argomenti. La parola, insomma, può essere letale, più ancora dell’acido gettato in faccia a Lucia Annibali dal suo ex. Lei procede ancora a testa alta, il viso sciolto ma la volontà più forte di prima, Nadia contro le parole non ce l’ha fatta.
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domenica 9 marzo 2014
DONNE FERITE E UCCISE. ANCHE SUL WEB
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