domenica 9 marzo 2014

DONNE FERITE E UCCISE. ANCHE SUL WEB



S
i uccide in tanti modi, anche lascian­do in vita il corpo. Succede quando ti rubano l’immagine e la gettano alla folla perché ne rida, come accadeva nell’anti­ca gogna: un tempo nelle piazze vere, og­gi in quelle virtuali, dove va di 'moda' met­tere in rete fotografie o video in cui una ra­gazza è ripresa in situazioni imbarazzan­ti, magari filmata da un ex fidanzato in ve­na di vendette, oppure umiliata dal bran­co, costretta a recitare una parte non sua. Succede sempre più spesso: ti rubano l’i­dentità e su di te, ragazzina inerme, trac­ciano un ritratto che non ti appartiene per esporti allo scherno via Internet. Come fer­mi la calunnia? In pochi secondi tutto il mondo ti giudica per ciò che non sei... «Queste aggressioni hanno indotto ragaz­ze, soprattutto adolescenti, anche al suici­dio », ha ammonito ieri il presidente Na­politano in occasioni delle celebrazioni per l’8 marzo. Un taglio decisamente inedito quello dato alla festa dal capo dello Stato, che esce dai cliché sdolcinati per squar­ciare
 il velo del silenzio.Esagerato? Non proprio: abbiamo già scor­dato perché è morta Nadia, quattordicen­ne di Padova, volata nel vuoto dal balcone di un albergo abbandonato dopo che da un social network anonimi aggressori l’ave­vano assalita con pesanti allusioni sessua­li e proposte oscene? Con le parole l’han­no lapidata: «Fai schifo come persona, spe­ro che uno di questi giorni ti taglierai le ve­ne ». Non una ferocia isolata: 1.148 i post ri­cevuti prima di quel salto nel vuoto.
  Lo chiamano cyberbullismo. Ma parole come pietre volano persino nei palazzi del­la politica, quella alta, con la P maiuscola di
 polis : «Il sessismo, se da volgare battuta da bar sale nelle sfere politiche rappre­sentative, se si esprime in Parlamento, le­gittimato da fonti autorevoli, diventa un virus», ha detto Napolitano, pensando a quelle «avversarie in politica» non com­battute con le armi legittime della demo­crazia ma con l’insulto sessista di bassa le­ga.
 
 «Se ti trovassi in macchina con la Boldrini che cosa le faresti?»... Questo il post dei grillini contro il presidente della Camera, non una critica sui contenuti ma l’istiga­zione alla gogna: la tecnica di chi non ha argomenti. La parola, insomma, può es­sere letale, più ancora dell’acido gettato in faccia a Lucia Annibali dal suo ex. Lei pro­cede ancora a testa alta, il viso sciolto ma la volontà più forte di prima, Nadia contro le parole non ce l’ha fatta. 
Lucia Bellaspiga 

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