domenica 20 ottobre 2013

Il Papa a Carrón (Cl): una fede personalizzata

Un pressante e affettuoso invito alla personalizzazione della fede è stato rivolto dal Papa a Julián Carrón nel corso dell’udienza concessa al presidente della Fraternità di Comunione e liberazione l’11 ottobre scorso. Lo scrive il sacerdote spagnolo che guida il movimento in una lettera indirizzata ai membri della Fraternità: «Il Papa ci incoraggia a vivere personalmente, nella comunione tra noi, la natura del nostro carisma, perché un movimento come il nostro è chiamato a rispondere alle urgenze di questo momento della vita della Chiesa e del mondo». Nel corso del colloquio, Francesco ha insistito sull’urgenza della testimonianza, sulla necessità di andare incontro agli altri «di fronte alla tentazione di chiudersi su posizioni difensive, incapaci di rispondere all’urgenza della trasmissione della fede, osservando che non sarà la pura ’restaurazione’ di forme del passato che potrà rendere attuale il cristianesimo per l’uomo di oggi». C’è bisogno di persone che rendano visibile a ciascuno la misericordia di Dio, la sua tenerezza per ogni creatura. E che vadano incontro a tutti, «senza paura e senza rinunciare alla nostra appartenenza».
  Tutto questo non può essere lasciato all’improvvisazione, esige l’impegno comune per un progetto pastorale che sia centrato sull’essenziale, cioè su Gesù Cristo. Era la prima volta che il leader di Cl incontrava Francesco in udienza privata. Il Papa gli ha confidato di avere conosciuto il movimento a Buenos Aires agli inizi degli anni Novanta, e che quella scoperta fu per lui 'aria fresca'. «Questo lo portò a leggere spesso i testi di don Giussani, perché trovava in lui quello che serviva alla sua vita cristiana.
  Immaginate la commozione – commenta Carrón – nel sentirmi dire queste cose da chi oggi è il Vescovo di Roma!». Dopo avere fornito a Francesco alcuni dati sulla presenza di Cl in università, nella scuola e nel mondo del lavoro, sulle opere di carità avviate per rispondere ai bisogni che si intercettano e sulla fioritura di vocazioni al sacerdozio e alla vita consacrata nelle sue diverse forme, il Papa ha sollecitato la preghiera per lui. Carrón conclude la lettera chiedendo di «prendere sul serio questa richiesta, nell’offerta e nella preghiera di tutti i giorni, perché Dio continui a dargli la grazia necessaria per guidare la Chiesa».
 
 Giorgio Paolucci

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