Sir 17, 1-4. 6-14 L’ideale del creatore
Salmo 104 “Benedici il Signore, anima mia”
Rom 1, 22-25. 28-32 La persona libera può scegliere anche il
male
Mt 5, 2. 43-48 Il percorso che Gesù indica, è anche quello
della Chiesa
Rapporti umani buoni: “Talis Pater, Talis Filius,
Tales Filii”: condizioni dell’Amore
❶ Dopo le
“Mirabilia Dei”, donate a noi dallo
Spirito e rivelate a noi dal Figlio, da
oggi viene indicato ai Credenti in
Cristo il percorso esistenziale:
vivere da Cristiani. L’ideale viene dalla prima
lettura, che presenta il progetto del Creatore, con la conclusione
perentoria: “Guardatevi da ogni ingiustizia” e a ciascuno ordinò di prendersi
cura del prossimo. Il Salmo esprime
la lode di tutto il creato per Dio, “rivestito di maestà e splendore … avvolto
di luce … i tuoi cieli come una tenda”. L’umanità non rispetta il progetto
originario: “Gli uomini sono divenuti stolti… sono colmi di ogni malvagità, di
azioni indegne, di ogni ingiustizia, di malizia… senza cuore, senza
misericordia… pur conoscendo il giudizio di Dio… non solo le commettono, ma
anche approvano chi le fa” ( Paolo ).
Una descrizione di degrado umano.
❷ La “discesa”
di Gesù dal cielo, per essere tra gli
umani e ristabilire il progetto
originario, “rompe la disumanità” e indica il reintegro nella famiglia di
Dio dell’umanità alla deriva. L’Evangelista Matteo svela il “programma” di
Gesù, che è “sul monte”, come Mosè, e riguarda le “novità” rispetto all’antico.
Il criterio della pena meritata salta in forza di un amore più grande da parte
della vittima. Non più “la legge del taglione”, ma l’amore verso tutti,
compresi i nemici, quelli che non lo meritano affatto: è lo stile di Dio “che fa
splendere il sole sui buoni e sui cattivi”, lo stile di Gesù, che perdona i
suoi uccisori e il “ladrone”, è lo stile dei suoi figli e fratelli. E’ questo
il senso del “siate perfetti, come è perfetto il Padre vostro celeste”. Per
essere più preciso, Gesù riporta alcuni esempi, presi dai “pagani”: amare
quelli che ci amano, rivolgere il saluto a chi ci saluta. Gesù è l’imitatore
del Padre: la persona non meritava
nulla, meritevole di condanna, anche per questo viene reintegrato nel “cerchio”
dell’amore trinitario. I cristiani, figli adottivi di Dio, assomigliano al loro
Padre. Non si tratta di divenire perfetti, ma di accogliere le
“BellaNotizia”del Dio che ama.
❸ “Amate i vostri
nemici” è l’antitesi delle tesi del mondo, un comando irricevibile, se non
ingiusto. Padre Michele Pellegrino,
Arcivescovo di Torino negli anni sessanta, fino al 1977, scrivendo ai
detenuti, così iniziò: “Carissimi fratelli”, con grave scandalo dei
benpensanti, come scandalizzerebbe noi se chiamassimo “fratello” l’omicida di
Motta Visconti. Così si espresse all’inizio: “Dietro ogni detenuto è mancato un
maestro”, compito della Chiesa “è anche condannare l’errore, non la persona.
Condannare significa estirpare qualcosa che non può essere accettato, escludere
dalla comunità e dalla stessa vita”. Padre Pellegrino si rivolgeva anche ai
famigliari dei detenuti: “Non abbandonate e non condannate due volte chi ha
sbagliato… Senza l’affetto dei propri cari, è più difficile cambiare”. Conclude
così: “Oltre quel muro ci sono dei fratelli che hanno sbagliato. Abbandonarli e
condannarli non rende migliori”.
❹ Il Vangelo
vuole abrogare due leggi : la legge della vendetta e la legge del
taglione, per introdurre la legge
dell’amore verso tutti, anche ai nemici.
M.L. King, parlando dei suoi nemici affermò: “Ai nostri nemici noi diciamo:
fateci quel che volete e noi continueremo ad amarvi; metteteci in prigione e
noi continueremo ad amarvi; lanciate bombe sulle nostre case, nell’ora di
mezzanotte, batteteci e lasciateci mezzi morti e noi vi ameremo ancora. Siate
sicuri: vi vinceremo! Non perché vi combatteremo, ma perché vi ameremo”.
❺ Sembra
irrazionale e impossibile questa
relazione con il nemico, ma “niente è impossibile a Dio” e a coloro che sono
fatti a sua immagine e somiglianza. La
seconda legge che il Vangelo vuole per i credenti: la legge del perdono.
Come agire di fronte alle offese per restare veri discepoli? Gesù afferma: non
vendicarti mai di fronte all’offesa, guardati dentro il cuore, cerca di
chiarire a te stesso i tuoi sentimenti e, se vedi che ci sono desideri di
vendetta, sradicali del tutto, essi non possono dirigere correttamente le tue
azioni. La mamma e il papà di
Yara Gambirasio, hanno scelto il SILENZIO e non la sguaiatezza, non hanno
invocato vendetta, hanno riversato il più dell’amore agli altri tre figli. “La
nostra - disse il papà - è una famiglia semplice, un nucleo di persone che ha
basato la propria unità sull’amore, sul rispetto, sulla sincerità e sulla
solarità del nostro quotidiano vivere”.
❻ Forse – diciamo -
Gesù esagera con tali richieste, che contrastano con il mondo di arroganti
e di furbi ( cfr. elenco di S. Paolo ), di furfanti e di “tangentofili”.
Ci vuole “fegato”
per attuare le indicazioni. Per il Cristiano non esistono scorciatoie.
Forse anche la società dovrà intraprendere una direzione diversa
dall’attuale, con comportamenti
impensabili, ma necessari per “cambiare
verso”.
Don Carlo
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