mercoledì 9 aprile 2014

ANCHE LE NOSTRE FERITE NELLA VIA CRUCIS DEL MONDO - La «Terra dei fuochi» nelle meditazioni con Papa Francesco

 
  

C
aro direttore, l’arcivescovo di Campobasso Bojano, monsignor Gian Carlo Bregantini, che ha ricevuto da Papa Francesco l’incarico di scrivere le meditazioni della Via Crucis per il Venerdì Santo di quest’anno, ha dichiarato, nell’intervista apparsa domenica su “Avvenire”, che tra «i dolori che hanno più bisogno di luce» ha ritenuto di inserire anche il dramma della “Terra dei fuochi”.
  Nel leggere queste parole, direttore, io, la mia comunità parrocchiale, i volontari dei nostri comitati, siamo rimasti commossi fino alle lacrime. Il nostro dolore, le nostre paure, le nostre speranze, la brama di veder risorgere la nostra terra, saranno non solo resi noti a tutta la Chiesa, ma saranno deposti nel cuore stesso di nostro Signore Gesù Cristo, trafitto e sanguinante, nel giorno del grande mistero della Sua passione e morte. I fratelli e le sorelle sparsi per il mondo – e ai quali le notizie non sempre arrivano facilmente e correttamente – potranno conoscere la nostra assurda situazione e pregare per noi e con noi.
  Da quando siamo scesi in campo per dare il nostro contributo e richiamare in vita la nostra terra martoriata e bella, non abbiamo dubitato un solo istante che la Provvidenza, in modo misterioso e vero, ci teneva per mano. E alla Provvidenza ci siamo affidati,
 sapendo che, per vie a noi sconosciute, se ci manterremo docili e umili, ci porterà a ottenere risultati insperati. «Se il Signore non costruisce la casa invano si affatica il costruttore… Invano vi alzate di buon mattino e tardi andate a riposare, il Signore ne darà ai suoi amici nel sonno…».
  Solo pochi giorni fa, il direttore dell’Istituto Pascale, il più importante centro oncologico del Meridione, ha confermato che l’incredibile aumento di patologie tumorali nella striscia di terra a cavallo delle province di Napoli e Caserta è, purtroppo, una triste realtà. Non sempre e non tutti, per i più svariati motivi, in questi anni sono stati disposti ad ammettere questa imbarazzante e dolorosissima verità. E la verità in mezzo alla dissimulazione e, persino alla menzogna, è sempre una vittoria. Un’altra piccola vittoria di questo popolo ferito. Un altro traguardo raggiunto. «Mi basta un passo, solo un altro passo… Conducimi tu, luce gentile…».
  Direttore carissimo, non è facile comprimere il cuore quando trabocca di riconoscenza. Occorre invece dargli libero sfogo. E i nostri cuori, oggi, sentono il bisogno di dire grazie. A te e al tuo giornale, che per primi, avete compreso la gravità di ciò che accadeva in Campania e vi siete fatti samaritani accanto a chi soffre. Un grazie a monsignor Bregantini e al Santo Padre per i quali fin da ora assicuriamo la nostra preghiera.
  Un grazie a Gesù, vero Dio e vero uomo, che non cessa di infonderci forza e speranza per continuare a combattere assieme ai nostri fratelli più poveri e oppressi. 
Maurizio Patriciello

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