sabato 19 aprile 2014

Buona Pasqua di Resurezione


«Jesucristo te ama, dio su vida para salvarte, y ahora está vivo a tu lado cada día, para iluminarte, para fortalecerte, para liberarte». Cuando a este primer anuncio se le llama «primero», eso no significa que está al comienzo y después se olvida o se reemplaza por otros contenidos que lo superan. Es el primero en un sentido cualitativo, porque es el anuncio principal, ese que siempre hay que volver a escuchar. Es el anuncio que responde al anhelo de infinito que hay en todo corazón humano. Pero esa convicción se sostiene con la propia experiencia, constantemente renovada, de gustar su amistad y su mensaje, convencido, por experiencia propia, de que no es lo mismo haber conocido a Jesús que no conocerlo, no es lo mismo caminar con Él que caminar a tientas. Sabemos bien que la vida con Él se vuelve mucho más plena y que con Él es más fácil encontrarle un sentido a todo.
(Papa Francisco)


Primero por mi formación en la familia y en el seminario, y después por propia meditación, me había persuadido profundamente de que una fe que no pudiera percibirse y encontrarse en la experiencia presente, que no pudiera verse confirmada por ella, que no pudiera ser útil para responder a sus exigencias, no podía ser una fe en condiciones de resistir en un mundo donde todo, todo, decía y dice lo opuesto a ella. Mostrar la pertinencia de la fe a las exigencias de la vida y, por consiguiente – este «por consiguiente» es importante para mí –, demostrar la racionalidad de la fe, implica un concepto preciso de racionalidad. Decir que la fe exalta la racionalidad quiere decir que la fe corresponde a las exigencias fundamentales y originales del corazón de todos los hombres. Por esto dar razón de la fe significa describir cada vez más ampliamente, cada vez con mayor densidad, los efectos de la presencia de Cristo en la vida de la Iglesia con toda su autenticidad, esa autenticidad cuyo «centinela» es el Papa de Roma.
(Luigi Giussani)
«Gesù Cristo ti ama, ha dato la sua vita per salvarti, e adesso è vivo al tuo fianco ogni giorno, per illuminarti, per rafforzarti, per liberarti». Quando diciamo che questo annuncio è «il primo», ciò non significa che sta all’inizio e dopo si dimentica o si sostituisce con altri contenuti che lo superano. È il primo in senso qualitativo, perché è l’annuncio principale, quello che si deve sempre tornare ad ascoltare. È l’annuncio che risponde all’anelito d’infinito che c’è in ogni cuore umano. Tale convinzione, tuttavia, si sostiene con l’esperienza personale, costantemente rinnovata, di gustare la sua amicizia e il suo messaggio, convinti, in virtù della propria esperienza, che non è la stessa cosa aver conosciuto Gesù o non conoscerlo, non è la stessa cosa camminare con Lui o camminare a tentoni. Sappiamo bene che la vita con Gesù diventa molto più piena e che con Lui è più facile trovare il senso di ogni cosa.
(Papa Francesco)


Per la mia formazione in famiglia e in seminario prima, per la mia meditazione dopo, mi ero profondamente persuaso che una fede che non potesse essere reperta e trovata nell'esperienza presente, confermata da essa, utile a rispondere alle sue esigenze, non sarebbe stata una fede in grado di resistere in un mondo dove tutto,tutto, diceva e dice l'opposto; Mostrare la pertinenza della fede alle esigenze della vita e, quindi - questo «quindi» è importante per me -, dimostrare la razionalità della fede, implica un concetto preciso di razionalità. Dire che la fede esalta la razionalità, vuol dire che la fede corrisponde alle esigenze fondamentali e originali del cuore di ogni uomo. Per questo dare ragione della fede significa descrivere sempre di più, sempre più ampiamente, sempre più densamente, gli effetti della presenza di Cristo nella vita della Chiesa nella sua autenticità, quella la cui «sentinella» è il Papa di Roma.
(Luigi Giussani)


Trovano la tomba vuota, il corpo di Gesù non c'è,
qualcosa di nuovo è avvenuto.
Quello che era un semplice gesto,
un fatto, compiuto certo per amore
- il recarsi al sepolcro -
ora si trasforma in un avvenimento,
in un evento che cambia veramente la vita.
Nulla rimane più come prima,
non solo nella vita di quelle donne,
ma anche nella nostra vita e nella storia dell'umanità.
Gesù non è un morto, è risorto, è il Vivente!
Gesù non è più nel passato, ma vive nel presente
Ed è proiettato verso il futuro, Gesù è l'oggi eterno di Dio.
Così la novità di Dio si presenta davanti agli occhi delle donne,
dei discepoli, di tutti noi:
la vittoria sul peccato, sul male, sulla morte,
su tutto ciò che opprime la vita e le dà un volto meno umano.
Quante volte abbiamo bisogno che l'amore ci dica:
perché cercate tra i morti Colui che è vivo?
I problemi, le preoccupazioni di tutti i giorni
tendono a farci chiudere in noi stessi,
nella tristezza, nell'amarezza... e lì sta la morte.
Non cerchiamo lì Colui che è vivo.

                                                  Papa Francesco
¡Felices Pascuas de Resurrección!

Happy Easter!
Frohe Ostern !
Boa Pascoa!
Schastilvoi Paschi!

Buona Pasqua!!!  Nella vera gioia di Cristo risorto  e vivo in mezzo a noi! 

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