martedì 10 settembre 2013

Da tutta Italia a Milano, per ripartire

 Si sono trovati nel capoluogo lombardo i volontari dei centri di aiuto allo studio di tutto il Paese, prima del nuovo anno scolastico. Un'occasione per riscoprire il valore del loro servizio a tanti ragazzi. «È la gratuità a generare questo..
Sabato 7 settembre, nella sede di Portofranco a Milano, si sono incontrati i volontari di Portofranco Italia, insegnanti in attività e pensionati che nelle diverse città italiane hanno dato vita ad esperienze che ripropongono la natura di Portofranco, sviluppandone l'origine. Da Siracusa a Roma, da Verona a Chiavari, da Imola a Varese, da Bologna a Desio, una ricchezza umana che si è raccontata con libertà e senza reticenze, in un vivace e critico paragone con Davide Prosperi, responsabile di CL, e Alberto Bonfanti, presidente di Portofranco. 

Dal racconto delle diverse esperienze sono emerse l'originalità e l'incisività di Portofranco, una capacità di rispondere al bisogno che genera più di quanto si progetta. E questa sovrabbondanza è dovuta ad un criterio che appartiene a Portofranco fin dall'origine: è la gratuità che ogni studente trova nello sguardo e nella compagnia che incontra in questo luogo. È la gratuità a generare la storia di un cammino che parte da un bisogno, quello dello studio, e arriva a portare le domande ultime della vita. Questo è oggi Portofranco, dentro una scuola che vive di contrasti e contraddizioni, e che così procede come un gambero, la certezza di un'esperienza che poggia su una gratuità pura.

Ed è proprio questo che promette a chi si reca in una delle tante sedi presenti in Italia, di ritrovare una stima per il proprio io: a questo arriva la gratuità, a ridestare l'umano. Nel pomeriggio i volontari di Portofranco, guidati dal professor Enzo Gibellato, hanno potuto apprezzare la bellezza del Duomo di Milano fino a sfiorare le guglie nel loro slancio verso l'infinito. Con lo sguardo fisso al marmo di Candoglia, attratto dalle sue venature di colore, si è imposta con grande evidenza la matrice che detta il percorso di Portofranco: l'abbraccio di cui vive, un abbraccio che considera l'altro per il valore che è.
di Gianni Mereghetti - http://www.tracce.it 

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