In relazione alle recenti indagini svolte dalla Magistratura milanese, che coinvolgono imprese associate a CDO Saronno, intendo ribadire che Compagnia delle Opere non è un sistema inteso a favorire privilegi e guadagni illeciti e nulla ha a che fare con la partecipazione dei propri associati a gare o bandi pubblici, per i quali non svolge alcuna attività di organizzazione o di rappresentanza.
Appare ingiusto e fuorviante il costante abbinamento di Compagnia delle Opere alle attività che vengono svolte da propri associati o dirigenti che, naturalmente, le svolgono a titolo personale e sono responsabili delle proprie azioni.
Come ho avuto modo di comunicare anche nella nostra ultima assemblea pubblica, non esiste e non è mai esistito un sistema di potere del quale CDO farebbe parte. Una simile mentalità è totalmente estranea ai nostri scopi e all’educazione che abbiamo ricevuto. È giusto che la Magistratura faccia il suo lavoro e ci auguriamo possa completarlo in tempi rapidi. Siamo umanamente vicini alle persone sottoposte a provvedimenti restrittivi nella presente indagine e ci auguriamo possano dare presto tutti i chiarimenti necessari.
Bernhard Scholz, presidente Compagnia delle Opere
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23 gennaio 2013
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