Atti 19,1-7 Discese lo Spirito Santo sui
battezzati.
Salmo 107 “Noi siamo suo popolo e gregge del suo pascolo”
Eb 9,11-15 Cristo si offrì per purificarci le coscienze
Gv: 1,29-34 Agnello di Dio – lo Spirito – Figlio di
Dio
“Il risorto evita il fallimento dell’umanità ( Creato
)”
❶ La Liturgia
presenta le credenziali di Gesù
attraverso il Battista, narrando come Giovanni, pur non conoscendo Gesù (“Io
non lo conoscevo”), aiuti i credenti a comprenderne le caratteristiche.
❷ L’Evangelista
riporta la seconda giornata di Gesù:
è in cammino per incontrare l’umanità: “vedendo Gesù, il Signore, venire verso
di lui”, come con i discepoli di Emmaus, come camminando nel giardino o lungo
il mare di Tiberiade.
❸ Il Risorto
si muove verso i suoi, come in tutto
il Vangelo (è in uscita), non è chiuso o pauroso come gli apostoli nel
Cenacolo.
Paolo ha
compreso questa dinamica: “attraverso le regioni dell’altopiano scese a Efeso”,
interroga i pochi credenti riguardo allo Spirito Santo, impone le mani e scende
lo Spirito Santo, lo stesso che muove il risorto nella seconda lettura, così i
credenti entrano nell’Alleanza, diventano suo popolo, gregge docile, circondato
dall’affetto : “il suo amore è per sempre” (Salmo).
Il Vangelo presenta la testimonianza del
Battista che vede Gesù avvicinarsi. La sua parola è rivolta agli ascoltatori
presenti e futuri e richiama una immagine nota: egli è l’agnello di Dio che
toglie il peccato del mondo. Tutto ciò perché ha contemplato “lo Spirito discendere
e rimanere su di lui”.
❹ Il suo è un
chiaro riferimento all’Agnello Pasquale,
è la vittima contemplata nella Settimana Santa, è colui che libera il suo
Popolo e ristabilisce relazioni amicali, compie l’Esodo con noi: dalle tenebre
alla luce. E’ sì un liberatore che muore, è anche il “plenipotenziario di Dio”
(mi è stato dato ogni potere …..andate), è sì vittorioso nella guerra scatenata
contro di lui ma senza violenza, è vincitore: “Dio non ha mandato il figlio nel
mondo per giudicarlo, ma perché il mondo si salvi per mezzo di lui” (Gv 3-17 ).
❺ L’Agnello è
il Figlio di Dio (questi è il figlio
di Dio). La missione è quella di rimuovere il peccato del mondo, allontanare,
spostare, cancellare. Il peccato è l’incredulità (Tommaso ), la corruzione, il
fallimento, la frustrazione dell’umanità. Tutto questo nello Spirito Santo (il
liquido amniotico ). Lo Spirito è sinonimo di vita, è il “respiro di Dio”,
grazie al quale è evitato il fallimento dell’umanità. Questo respiro – Spirito
di Dio – non solo scende, ma “rimane” e viene donato in modo permanente ai
credenti presenti e futuri.
❻ I “Santi 50 giorni” sono preparazione allo
spirito che Gesù invierà. La presenza dello Spirito nella vita di Gesù
determina tre momenti:
ü “Si incarnò per opera dello Spirito Santo”
ü Nel battesimo, quando scende in forma di colomba
ü Nella Pasqua
❼ L’intera
esistenza di Gesù è segnata dallo Spirito Santo (quando è condotto nel deserto, quando lo sostiene
nell’ora della prova al Getzemani, in croce “quando emise lo Spirito”,
gridando.
Con la morte termina la presenza fisica di Gesù,
inizia la forma nuova di compagnia nella Chiesa e nel mondo.
L’immagine dell’agnello viene ricordata in ogni
Eucarestia, egli toglie i peccati è la guida della nostra umanità, è il figlio
di Dio che ristabilisce nuove relazioni umane (le apparizioni sono tutte
all’insegna di legami nuovi).
❽ Donare la
vita, essere disponibili, vivere come
dono, significa costruire la nuova umanità, non più cupa, disperata, quasi
fallita, pessimista, incapace di “vedere oltre il proprio naso”, aspettare che
siano altri a risanare. La Chiesa Pasquale, con il dono dello Spirito,
sull’esempio e sulla parola di Paolo, mostra fino in fondo il volto di Dio:
nella famiglia, nelle relazioni amichevoli, nei momenti parrocchiali e comunitari,
nel lavoro e nella scuola, nei tempi lieti e in quelli difficili, nei momenti
di oscuramento e disperazione, nel vedere scene tragiche e scene belle
dell’umanità, nella malattia, nella morte, nella crisi più nera. La Chiesa, con
la forza dello Spirito del Risorto, ristabilisce il progetto originario di Dio
per eliminare le diseguaglianze con milioni di figli di Dio disperati,
affamati, uccisi, senza identità, senza giustizia.
❾ Come il
Battista ha proclamato: togliere,
eliminare, sbriciolare il male, così ciascuno è insieme, con la forza dello
Spirito, essere costruttori del mondo nuovo, a partire da quello esistente:
nuove relazioni con il dinamismo dello Spirito di Cristo.
Don Carlo
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