Sarà assegnato all’arcivescovo di Ferrara-Comacchio il 31esimo riconoscimento al merito per la diffusione dell’insegnamento del magistero della Chiesa
Sarà monsignor Luigi Negri, Arcivescovo di Ferrara-Comacchio e Abate di Pomposa, a ricevere il Premio Internazionale Medaglia d’Oro al Merito della Cultura Cattolica, giunto alla sua 31esima edizione. La cerimonia di consegna del riconoscimento si terrà venerdì 18 ottobre alle 20.30 presso il Teatro Remondini di Bassano. A moderare l’incontro sarà il giornalista Andrea Tornielli, vaticanista del quotidiano la Stampa di Torino.
Monsignor Negri nasce a Milano il 26 novembre 1941 e cresce in una famiglia umile e semplice ma fortemente radicata nella fede e impegnata sul piano ecclesiale e sociale. Compie regolarmente gli studi e dal 1955 al 1960 frequenta il liceo classico Berchet di Milano, dove incontra l’amico e ispiratore, monsignor Luigi Giussani, di cui, dopo essere stato uno dei primi allievi, diventa uno dei primi e più stretti collaboratori entrando a far parte del movimento ecclesiale Gioventù Studentesca, fondato dallo stesso Giussani (nucleo originario di quella che sarà poi Comunione e Liberazione). All’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano si laurea a pieni voti in filosofia nel giugno 1965, discutendo una tesi sul problema della fede e della ragione in Tommaso Campanella.
È ordinato sacerdote il 28 giugno 1972 dal cardinale Giovanni Colombo, arcivescovo di Milano. Nell’ottobre 1972, dopo l’ordinazione, ottiene la licenza in Teologia alla Facoltà teologica dell’Italia Settentrionale, e fino all’ordinazione episcopale è docente di Introduzione alla teologia e Storia della filosofia all’Università Cattolica. Il 17 marzo 2005 è nominato vescovo della Diocesi di San Marino-Montefeltro, che comprende l’intera Repubblica del Titano e una porzione di territorio italiano, suddiviso tra le province di Rimini (per un totale di 7 comuni) e di Pesaro Urbino (per un totale di 13 comuni). È una delle ultime nomine del beato Giovanni Paolo II, prima della morte. Il 19 giugno 1911 accoglie il Santo Padre Benedetto XVI nella sua storica visita alla Diocesi di San Marino-Montefeltro, evento che oltre ad approfondire una sincera e intensa amicizia col Pontefice contribuisce a rinvigorire e scuotere la vita cristiana del popolo di Dio affidato alla sua cura.
Il 18 settembre 2012 è nominato padre sinodale della XIII Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei vescovi sulla nuova evangelizzazione. Il 1° dicembre 2012 è promosso arcivescovo di Ferrara-Comacchio e Abate di Pomposa. Prende possesso canonico dell’Arcidiocesi il 3 marzo 2013. Fin dagli inizi del suo apostolato, spende energie ed entusiasmo per i giovani e la scuola. La sua opera educativa contribuisce alla nascita, negli anni Settanta, di una significativa presenza cristiana nelle scuole medie superiori in Italia. Sono gli anni della battaglia per promuovere la libertà di educazione e un’autentica libertà di insegnamento. In questo campo, senza mai far venir meno il rispetto per altre posizioni politico-culturali, conduce un lavoro non facile e controcorrente rispetto all’associazionismo tradizionale e alla mentalità corporativa dominante che vede la scuola solo come serbatoio di posti di lavoro.
Accanto al lavoro pastorale, rivolto soprattutto ai giovani, monsignor Negri si dedica con passione allo studio attento e alla diffusione del magistero pontificio, in particolare quello del beato Giovanni Paolo II, su cui tiene centinaia di conferenze, incontri, seminari in Italia e all’estero (ad esempio in Brasile, Polonia, Germania); e di Benedetto XVI di cui diviene coraggioso promotore. Anche allo studio e alla diffusione della Dottrina sociale della Chiesa Negri offre un apporto decisivo, collaborando alla costituzione di una scuola permanente di formazione e diffusione della Dottrina sociale della Chiesa, che negli anni 1986-1990 ha fatto nascere numerose scuole, a livello diocesano o parrocchiale, per lo studio e la diffusione della medesima Dottrina sociale.
«Monsignor Negri si è sempre dimostrato nelle parole e nei fatti impegnato nell’approfondimento e nella diffusione dell’insegnamento del Magistero e della Dottrina Sociale della Chiesa», commenta il presidente della Scuola di Cultura Cattolica Andrea Mariotto. «In un momento storico come quello attuale – aggiunge – in cui la società necessita di esempi, testimonianze concrete e parole chiare, è per noi un onore conferire a monsignor Negri questo riconoscimento».
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