«Solo l’io in relazione ci porterà fuori dalla crisi», ha detto il cardinale Angelo Scola presentando
il suo «umile ma concreto tentativo»
Dicembre 5, 2012 Luigi Amicone«Solo l’io in relazione ci porterà fuori dalla crisi», ha detto il cardinale Angelo Scola presentando il suo «umile ma concreto tentativo»
«È un tentativo umile ma concreto di dare una risposta a ciò che sta sotto la crisi
economica che è il travaglio dell’uomo nel nuovo millennio.
Solo l’io in relazione ci porterà fuori dalla crisi. E questa iniziativa mettendo in
relazione la famiglia e il lavoro, cioè due aspetti fondamentali della vita, è un
predecessore Dionigi Tettamanzi. Due milioni di euro, per metà stanziati
dall’8 per mille, l’altro milione raccolto dalle offerte dei privati, e il “tesoretto”
del Cardinale (135 oggetti preziosi ricevuti in dono durante il suo patriarcato
a Venezia) messo all’asta (vedi il catalogo online sul sito
che la Chiesa fa agli italiani in lotta contro la recessione.
Una lotta, dice il vescovo, che ha per legge fondamentale, appunto, l’“io in
relazione”. Essere è comunione. E a immagine della Trinità, direbbe Scola,
la vita umana ha nel suo Dna il dinamismo della carità.
Nessuno è un’isola. L’autodeterminazione è una fanfaluca.
Nessuno è un’isola. L’autodeterminazione è una fanfaluca.
Dipendiamo – prova ne è la crisi globale – gli uni dagli altri. Ecco, in questa
epoca piena di “solidarietà” da star che insegnano a credere solo in se stessi
(«ti mostrerò dove stanno gli uomini che credono solo in se stessi», disse una
volta Chesterton, «nei manicomi»), è notevole che il gesto di un successore
degli Apostoli sia accompagnato dalla spiegazione del senso che ha la “solidarietà”.
Parola usata e abusata in ogni spot. Ma la cui pregnanza ci restituisce non solo a
un gesto di bontà, ma a un sano principio di vita esistenzialmente buona.
Nessun commento:
Posta un commento