martedì 11 dicembre 2012

"Costruendo un bene per tutti"


LocandinaDurante il periodo natalizio, oramai da oltre vent'anni, la Fondazione AVSI propone la Campagna delle Tende di Natale, al fine di raccogliere fondi per sostenere i diversi progetti di cui è promotrice nel mondo.
Il dottor Piatti, segretario generale di AVSI, ha rilasciato a La nuova Bussola Quotidiana un'intervista, che vi proponiamo.

Dottor Piatti, per prima cosa potrebbe presentare brevemente ai nostri lettori la realtà della Fondazione?

La Fondazione AVSI è un'organizzazione non governativa nata nel 1972 per sostenere dei missionari laici in Congo. Da allora la nostra presenza nel mondo è andata notevolmente espandendosi, tanto che - ad oggi - siamo presenti in 37 paesi, tra Africa, America Latina e Caraibi, Asia, Est Europa e Medio Oriente.
Il 27 settembre scorso abbiamo dunque festeggiato i quarant'anni di attività e, proprio in tale data, si è svolto un importante evento al palazzo della Nazioni Unite, promosso dall'Italia e presieduto dal nostro Ministro degli esteri Giulio Terzi, durante il quale è intervenuto Deogracious Adrawa Droma - insegnante del Centro Permanente per l'Educazione dell'Uganda (PCE), che è un importante partner di AVSI -, che ha raccontato la propria esperienza a Dadaab, un grande campo per rifugiati somali in Kenya.

La missione portata avanti da AVSI è quella di promuovere la dignità della persona, nel solco dell'insegnamento della Dottrina sociale della Chiesa cattolica…

Esatto, secondo l'idea espressa da papa Benedetto XVI nel Messaggio al XXXIII Meeting per l'Amicizia fra i Popoli di Rimini: «L'uomo è una creatura di Dio […]. E questa dipendenza, da cui l'uomo moderno e contemporaneo tenta di affrancarsi, non solo non nasconde o diminuisce, ma rivela in modo luminoso la grandezza e la dignità suprema dell'uomo, chiamato alla vita per entrare in rapporto con la Vita stessa, con Dio».
Ogni uomo è portatore di dignità in quanto è in rapporto con il Creatore. In alcuni frangenti, tuttavia, questa dignità può risultare “coperta” dalla fame, dalla miseria, dalle guerre… Ecco quindi che noi di AVSI ci muoviamo per risolvere il bisogno che emerge in maniera lampante, ma mantenendo sempre come fine ultimo quello di aiutare ogni singolo essere umano a diventare protagonista della propria storia.
In tal senso, anche il nostro approccio alle diverse realtà con cui veniamo in contatto consiste essenzialmente nel favorire la nascita di ONG legate al territorio e nel sostenere lo sviluppo di soggetti radicati nel locale, ottimizzando al massimo le risorse a disposizione.
Ad oggi, lavoriamo con circa settecento partner locali, tra istituzioni governative, educative, sanitarie, organizzazioni non governative ed organizzazioni religiose, e i settori principali sui quali concentriamo il nostro operato sono: l'educazione, la formazione professionale e l'inserimento nel mercato del lavoro; la sanità e la salvaguardia della sicurezza alimentare; ed, infine, l'agricoltura e l'utilizzo delle fonti energetiche alternative.

Ogni anno l'AVSI propone la Campagna delle Tende di Natale. In che cosa consiste questo progetto e, soprattutto, in quali città sarà presente e quando?

Le Tende di Natale nascono più di vent'anni fa, nel 1990. In origine l'iniziativa consisteva nel piantare una tenda in una piazza per raccogliere fondi, mentre oggi - nonostante sia rimasto qualche retaggio delle origini - la modalità con cui vengono svolte le Tende di Natale sono molteplici e variano in base alle città e alle disponibilità dei volontari: si organizzano cene, spettacoli, presepi viventi, dibattiti… Con il passare degli anni, insomma, le Tende dell'AVSI sono diventate un vero e proprio punto fisso del periodo natalizio, dato che la maggior parte delle iniziative vengono svolte tra i primi di dicembre e l'inizio di febbraio.
È tuttavia doveroso sottolineare come questa campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi sia possibile solo grazie al coinvolgimento di una rete di oltre dodicimila sostenitori volontari, AVSI Point, in Italia e all'estero.
Quest'anno, inoltre, abbiamo dato il via ad una nuova iniziativa: l'Sms solidale. Dall'1 dicembre al 30 dicembre 2012, mandando un sms o chiamando da telefono fisso il numero 45591, è infatti possibile donare un euro per sms oppure due euro per chiamata a sostegno dei sei laboratori di artigianato che AVSI ha avviato ad Haiti, al fine di favorire lo sviluppo locale creando nuovi posti di lavoro.

Tornando alle Tende di Natale, il titolo che è stato scelto per l'edizione di quest'anno è “Costruendo un bene per tutti”. Qual è il significato implicito racchiuso in questo slogan?

Ogni anno AVSI partecipa al Meeting di Rimini e lo scorso dicembre abbiamo inoltre preso parte ad un incontro con la professoressa Saltamacchia, la quale ha messo in evidenza - sulla base della rivisitazione degli archivi storici e, in particolare, del Liber dati et recepiti 1387 - come il Duomo di Milano sia stato costruito essenzialmente grazie alle piccole donazioni di tante persone comuni, del popolo. Ed è proprio questa idea di costruire un bene comune con l'impegno di un intero popolo che si mette in movimento che ci è parsa interessante, come stimolo a non richiudersi in una posizione egoistica dettata dalla crisi economica in cui siamo immersi e come invito a tenere una finestra aperta sul mondo.

Quali sono i progetti che verranno sostenuti con il ricavato delle Tende?

Sosterremo quattro progetti. In Ecuador aiuteremo alcuni asili familiari, che sono nati dal bisogno delle madri di lasciare i propri figli in mani sicure quando si recano al lavoro. Nel concreto, i bambini vengono affidati tutti ad una mamma, che da sola può accudire al massimo dieci bambini e che a sua volta è guidata da un'educatrice. In Uganda amplieremo la Luigi Giussani High School di Kampala, una scuola secondaria che permette ad oltre seicento ragazzi di studiare. In Siria cercheremo di aiutare le famiglie in fuga dalla guerra e sosterremo le attività della “Custodia di Terra Santa”. In Etiopia, infine, porteremo avanti un ampliamento dell'università cattolica di Addis Abeba.di Giulia Tanel



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