domenica 14 luglio 2013

Papa Francesco a Castel Gandolfo: siate "segno di speranza e pace"

Una giornata di incontro con i cittadini di Castel Gandolfo ma anche un momento per esprimere gratitudine ai dipendenti delle Ville Pontificie. Così Papa Francesco ha spiegato il motivo della sua visita nella cittadina laziale, iniziata stamani alle 9.30 nel cortile del Palazzo Pontificio dove ha incontrato le autorità religiose e cittadine.  MP3 

E’ una domenica d’estate calda e afosa ma i cittadini di Castel Gandolfo, armati di cappellini e ombrelli per ripararsi dal sole, hanno voluto ugualmente essere presenti in Piazza della Libertà per salutare Papa Francesco. Per la seconda volta dall’inizio del suo Pontificato, il Papa è giunto nella cittadina laziale: la prima volta aveva fatto visita a Benedetto XVI. Qui, nel cortile del Palazzo Pontificio, il breve saluto alla presenza di un centinaio di persone:

“Sono venuto qui per trascorrere una giornata di incontro con i cittadini di Castel Gandolfo, con i pellegrini e tutti i visitatori, che giustamente amano questo luogo, sono incantati dalla sua bellezza, vi trovano un momento di distensione…. Ma sono venuto anche per esprimere a voi, che lavorate in queste Ville Pontificie, la mia gratitudine per la vostra preziosa opera. E con voi saluto e ringrazio le vostre famiglie, che in qualche modo partecipano del vostro servizio alla Santa Sede.
Un pensiero affettuoso il Papa lo ha rivolto alla comunità parrocchiale di Castel Gandolfo, alle comunità religiose presenti e all’intera diocesi di Albano che ha esortato “a rinnovare con gioia e con entusiasmo l’impegno di annuncio e testimonianza del Vangelo”. Nel suo cuore poi l’intera popolazione di Castel Gandolfo:

“…che incoraggio ad essere segno di speranza e di pace, attenta sempre alle persone e alle famiglie più in difficoltà. E questo è importante! Noi dobbiamo sempre essere segno di speranza e di pace in questo momento. Aprire le porte alla speranza, affinché la speranza vada avanti, e operare la pace, sempre!”

Nel suo indirizzo di saluto, Papa Francesco ha poi voluto ricordare i suoi predecessori, il Beato Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, che hanno amato trascorrere parte del periodo estivo nella residenza pontificia:

“Tanti di voi hanno potuto incontrarli e accoglierli, conservandone un caro ricordo. La loro testimonianza vi sia sempre di incoraggiamento nella fedeltà quotidiana a Cristo e nel continuo sforzo per condurre una vita coerente con le esigenze del Vangelo e gli insegnamenti della Chiesa”.

Al termine l’invocazione alla Vergine Maria e la richiesta affettuosa e sincera:

“La Madonna vegli sempre su di voi e sulle vostre famiglie! Anche voi pregate per me - ne ho bisogno - e per il mio servizio alla Chiesa. Rinnovo a ciascuno la mia gratitudine e vi benedico di cuore. Grazie!

Subito dopo la benedizione, il Papa ha salutato tutti personalmente ed ha visitato il Palazzo Pontificio prima della preghiera mariana dell’Angelus.

“Le vogliamo bene”: ha più volte ripetuto nel suo indirizzo di saluto mons. Marcello Semeraro, vescovo di Albano. Il presule ha anche ricordato Paolo VI che amava definire l’antica Chiesa di Albano come “ghirlanda intorno alla Sede del Principe degli Apostoli”. Infine mons. Semeraro ha fatto accenno al recente viaggio di Papa Francesco a Lampedusa, “dove è andato – ha detto – per toccare la carne di Cristo”.

A ricordare la tappa sull’isola anche Saverio Petrillo, direttore delle Ville Pontificie, che ha ringraziato per “aver risvegliato le nostre coscienze intorpidite”. Nell’augurare la “buona riuscita” della prossima Giornata Mondiale della Gioventù a Rio de Janeiro, in programma dal 22 al 28 luglio, Petrillo ha portato al Papa “i sentimenti di devozione e di fedele attaccamento” dei 55 dipendenti delle Ville tra tecnici, giardinieri e addetti all’agricoltura.

Parole cariche di emozioni quelle del sindaco di Castel Gandolfo, Milvia Monachesi, che ha ricordato il profondo legame e la tradizione secolare che unisce la cittadina laziale e la figura del Papa.


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DISCORSO DEL SANTO PADRE

Cari fratelli e sorelle,
desidero prima di tutto ringraziare il Vescovo di Albano, il Sindaco di Castel Gandolfo e il Direttore delle Ville Pontificie per il loro cordiale benvenuto, che interpreta anche i sentimenti di tutti voi e dell’intera cittadinanza. Grazie a tutti e a ciascuno per questa accoglienza!
Sono venuto qui per trascorrere una giornata di incontro con i cittadini di Castel Gandolfo, con i pellegrini e tutti i visitatori, che giustamente amano questo luogo, sono incantati dalla sua bellezza, vi trovano un momento di distensione…. Ma sono venuto anche per esprimere a voi, che lavorate in queste Ville Pontificie, la mia gratitudine per la vostra preziosa opera. E con voi saluto e ringrazio le vostre famiglie, che in qualche modo partecipano del vostro servizio alla Santa Sede. Il Signore vi assista sempre, assista il vostro lavoro e la vostra vita familiare; vi ricolmi della sua grazia e vi accompagni col suo amore paterno.
La presenza del Vescovo di Albano, Mons. Marcello Semeraro, mi offre lo spunto per inviare un pensiero affettuoso alla comunità parrocchiale di Castel Gandolfo; e anche alle comunità religiose che vivono in questo territorio. Penso all’intera Diocesi di Albano, e la esorto a rinnovare con gioia e con entusiasmo l’impegno di annuncio e testimonianza del Vangelo.
A Lei, Signora Milvia Monachesi, Sindaco di questa Città, e all’intera Amministrazione comunale rivolgo un sincero ringraziamento per il lavoro in favore della comunità. Le chiedo di trasmettere il mio saluto cordiale e di assicurare il mio ricordo nella preghiera all’intera popolazione, che incoraggio ad essere segno di speranza e di pace, attenta sempre alle persone e alle famiglie più in difficoltà. Questo è importante! Noi dobbiamo sempre essere segno di speranza e di pace in questo momento. Aprire le porte alla speranza, affinché la speranza vada avanti, e operare la pace, sempre!
In questo momento il mio pensiero va al Beato Giovanni Paolo II e a Benedetto XVI, che amavano trascorrere parte del periodo estivo in questa residenza pontificia. Tanti di voi hanno potuto incontrarli e accoglierli, conservandone un caro ricordo. La loro testimonianza vi sia sempre di incoraggiamento nella fedeltà quotidiana a Cristo e nel continuo sforzo per condurre una vita coerente con le esigenze del Vangelo e gli insegnamenti della Chiesa.

Cari fratelli e sorelle, vi affido alla materna protezione della Vergine Maria – che dopodomani onoreremo come Vergine del Monte Carmelo –, perché possiate svolgere i vostri diversi compiti in modo proficuo e sereno. La Madonna vegli sempre su di voi e sulle vostre famiglie! Anche voi pregate per me – ne ho bisogno – e per il mio servizio. Rinnovo a ciascuno la mia gratitudine e vi benedico di cuore. Grazie!

 http://it.radiovaticana.va

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