Movimenti e associazioni dall’Italia al Brasile per essere protagonisti dell’evento carioca La varietà dei carismi per testimoniare attualità e freschezza della comunità ecclesiale
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Comunione e liberazione
«Pronta a dire il mio eccomi»
" La vacanza è il tempo più nobile dell’anno, perché è il momento in cui uno«L si impegna come vuole col valore che riconosce prevalente nella sua vita oppure non si impegna affatto con niente e allora, appunto, è sciocco", scriveva don Luigi Giussani.
Quest’anno ho deciso di trascorrere parte delle mie vacanze partecipando alla Giornata mondiale della gioventù a Rio de Janeiro insieme agli amici del movimento di Comunione e Liberazione a cui appartengo.
Ho 23 anni, sono ormai quasi al termine dei miei studi di giurisprudenza presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e in questo momento particolare della mia vita, venuto il tempo di prendere decisioni importanti, ho bisogno di andare in pellegrinaggio a Rio, chiedendo a Gesù e alla Madonna di mettermi una mano sulla testa e sostenere la mia fede. Sono contenta di poter andare dove il Papa chiama, rispondendo «eccomi» oggi per imparare a dire «eccomi» tutta la vita. Questo non è frutto di uno slancio sentimentale, non si tratta nemmeno di una semplice dimostrazione d’affetto al Pontefice ma significa ammettere che in fondo la mia vita consiste e si gioca tutta nel dialogo continuo e nel rapporto vivo con Cristo, che trova in papa Francesco il più grande testimone.
Cecilia Mauri
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Azione cattolica
«Spalanchiamo la vita a Cristo»
La rotta per il Brasile è ormai tracciata. Anche i giovani di Azione cattolica si stanno preparando da tempo. Gruppi parrocchiali o diocesani di tutta Italia si ritroveranno a Rio, e molti vivranno prima o dopo la Gmg esperienze di servizio e di fraternità.
Preceduti dagli assistenti don Vito Piccinonna e don Tony Drazza, la delegazione nazionale del settore giovani (dieci persone che «accompagneranno» le centinaia di soci che si muoveranno insieme alle loro diocesi di appartenenza) arriverà a Rio mercoledì prossimo. La sera stessa parteciperanno alla Festa degli italiani, mentre si sta valutando l’ipotesi di svolgere un incontro del Fiac, ovvero dei giovani di Ac provenienti da tutti i continenti. Il giorno dopo, sulla spiaggia di Copacabana, il saluto del Papa accoglierà i pellegrini di tutto il mondo. «Attendiamo l’abbraccio caldo di papa Francesco: ci aspettiamo un messaggio di speranza nella fede e di gioia nella vita, per giunta in un continente come quello sudamericano, che ha nella profonda spiritualità e nell’inconfondibile allegria due dei suoi tratti distintivi. Le proteste che proprio in questi giorni stanno scuotendo la terra della Gmg non ci spaventano, ma ci motivano una volta di più a testimoniare il messaggio di amore e di piena uguaglianza del Vangelo. E infine, siamo pronti a ricevere dal Papa la sua parola di missione, che esorti la Chiesa tutta e noi giovani in particolare a farsi carico della responsabilità e del dono grande che è l’annuncio di Cristo, De resto l’incontro con i giovani di tutto il mondo ci sarà rinnovato entusiasmo per spalancare ogni giorno le porte della nostra vita a Cristo e a ogni uomo».
Marco Iasevoli
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Rinnovamento nello Spirito
«La sfida di vivere un’esperienza di Chiesa che è gioia»
Un evento per l’evento. Gli oltre cento giovani di Rinnovamento nello Spirito in partenza per Rio si apprestano a vivere la Gmg. Da sabato a lunedì, infatti, proprio in preparazione all’abbraccio con il Papa, si terrà il Go Fest International. Tre giorni che verranno vissuti al Commercial Club di Lorena, a brevissima distanza dal celebre santuario di Aparecida. «Avremo la possibilità di incontrare altri coetanei del mondo che vivono la loro esperienza di fede con il Rinnovamento – racconta Raffaele Attruia, 21 anni, alla vigilia della partenza per il Brasile dopo aver partecipato già alle Giornate di Sydney e Madrid –. Non vedo l’ora di conoscere da vicino un’esperienza di Chiesa viva, fresca e gioiosa come quella brasiliana. Con il Go Fest International cercheremo di prepararci al meglio dal punto di vista spirituale». Il «Go Fest»è caratterizzato da un’inedita sinergia tra Rinnovamento carismatico cattolico, Conclat (Renovación carismática católica latinoamérica), Iccrs (International catholic charismatic renewal services), Civi (Caritas in veritate international) e Yai (Youth Arise International). Momenti di fraternità, profonde esperienze spirituali e di amicizia, workshop, concerti di musica cristiana, relazioni e testimonianze scandiranno le giornate verso Rio. Il presidente nazionale RnS, Salvatore Martinez, è il vicepresidente internazionale del network per giovani Yai che dal 1995 anticipa e prepara spiritualmente i giovani partecipanti alle Gmg. Terra la relazione di apertura del Festival sul tema della «Signoria di Gesù», rispondendo al bisogno dei giovani di approfondire la conoscenza della fede. Dal 23 luglio i ragazzi si trasferiranno a Rio per accettare la chiamata alla missione, vivendo come testimoni del Risorto.
Luca Mazza
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Focolarini
«In musica il nostro impegno»
Musica, approfondimento, spettacolo e impegno sociale. I giovani del movimento dei Focolari portano in Brasile il loro stile e il loro carisma. Partecipano alla Gmg in vari modi: sono inseriti nei gruppi regionali o nazionali, alcuni collaborano con lo staff del Comitato organizzatore locale, altri sono tra le migliaia di volontari a servizio dei pellegrini o nelle équipe di animazione delle catechesi. Mercoledì 24, nel grande auditorium della «Cidade das Artes», a Barra da Tijuca, un gruppo di focolarini porterà in scena «A santidade veste jeans», un musical sulla vita di Chiara Luce Badano, mentre i Gen Rosso saranno al centro convegni «Rio Centro» con lo spettacolo «Dimensione indelebile» prima di esibirsi durante la veglia col Papa a Guaratiba insieme a varie associazioni attive nella cura da dipendenze.
(S.Car.)
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Gifra
«Sui passi di Francesco»
Non faranno gruppo a sé, ma saranno distribuiti nelle delegazioni delle varie diocesi d’Italia i ragazzi della Gioventù Francescana. «Come è consuetudine quando la Gmg non si svolge in Europa, i giovani del movimento partecipano con la diocesi di appartenenza vivendo così anche la dimensione locale », spiega Alfonso Filippone. «Alcuni però – aggiunge – prenderanno parte all’Incontro Internazionale della Gifra che si terrà a São João del Rey dal 19 al 22».
«Sui passi di Francesco»
Non faranno gruppo a sé, ma saranno distribuiti nelle delegazioni delle varie diocesi d’Italia i ragazzi della Gioventù Francescana. «Come è consuetudine quando la Gmg non si svolge in Europa, i giovani del movimento partecipano con la diocesi di appartenenza vivendo così anche la dimensione locale », spiega Alfonso Filippone. «Alcuni però – aggiunge – prenderanno parte all’Incontro Internazionale della Gifra che si terrà a São João del Rey dal 19 al 22».
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Unitalsi
«A servizio dei disabili»
Permettere ai disabili di vivere un evento straordinario come la Gmg nel miglior modo possibile. È la mission dell’Unitalsi, che si appresta a partire per il Brasile con una piccola rappresentanza che da Casa Italia si occuperà del coordinamento e dell’eventuale assistenza per i circa 100 giovani con handicap che dall’Italia partiranno per abbracciare il Papa in terra carioca. Nei mesi scorsi l’Unitalsi si è impegnata nell’organizzazione tra i ragazzi disabili e le rispettive diocesi. «Siamo pronti – dice Gianfilippo, 32 anni, uno dei volontari – a vivere questa esperienza di fede unica a servizio degli altri».(L.Maz.)
Permettere ai disabili di vivere un evento straordinario come la Gmg nel miglior modo possibile. È la mission dell’Unitalsi, che si appresta a partire per il Brasile con una piccola rappresentanza che da Casa Italia si occuperà del coordinamento e dell’eventuale assistenza per i circa 100 giovani con handicap che dall’Italia partiranno per abbracciare il Papa in terra carioca. Nei mesi scorsi l’Unitalsi si è impegnata nell’organizzazione tra i ragazzi disabili e le rispettive diocesi. «Siamo pronti – dice Gianfilippo, 32 anni, uno dei volontari – a vivere questa esperienza di fede unica a servizio degli altri».(L.Maz.)
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Movimento giovanile salesiano
«Crescere insieme si può»
Per la Gmg partiranno da Caserta e da Pavia due gruppi del Movimento giovanile salesiano, alcuni veterani altri alla prima esperienza, tutti con grandi attese.
«Sarà un’opportunità di crescita personale e di gruppo – dice Biagio Narciso casertano di 27 anni alle terza Gmg – per ritornare poi testimoni nella vita ordinaria della verità e della bellezza». Accompagnati da don Pasquale D’Angelo, inseriti nel gruppo della Pastorale Giovanile campana, saranno in 4, tutti impegnati nell’associazionismo salesiano. Da Pavia venerdì partiranno in 10, giovani animatori ed educatori, guidati da don Angelo Rodella. Vi resteranno fino al 14 agosto per conoscere alcune realtà salesiane, visitare quanto si può il Brasile, fare un’esperienza tra fede, cultura, sociale e turismo. Saranno alloggiati all’Istituto Salesiano «Santa Rosa» di Niteroi, dove il 24 luglio si terrà l’incontro mondiale del movimento.
(M.Pap.)
«Crescere insieme si può»
Per la Gmg partiranno da Caserta e da Pavia due gruppi del Movimento giovanile salesiano, alcuni veterani altri alla prima esperienza, tutti con grandi attese.
«Sarà un’opportunità di crescita personale e di gruppo – dice Biagio Narciso casertano di 27 anni alle terza Gmg – per ritornare poi testimoni nella vita ordinaria della verità e della bellezza». Accompagnati da don Pasquale D’Angelo, inseriti nel gruppo della Pastorale Giovanile campana, saranno in 4, tutti impegnati nell’associazionismo salesiano. Da Pavia venerdì partiranno in 10, giovani animatori ed educatori, guidati da don Angelo Rodella. Vi resteranno fino al 14 agosto per conoscere alcune realtà salesiane, visitare quanto si può il Brasile, fare un’esperienza tra fede, cultura, sociale e turismo. Saranno alloggiati all’Istituto Salesiano «Santa Rosa» di Niteroi, dove il 24 luglio si terrà l’incontro mondiale del movimento.
(M.Pap.)
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Movimento per la vita
«Sarò volontaria tra chi soffre»
Con un’amica ho sentito il desiderio di partecipare alla Gmg non da pellegrina, come a Roma, Toronto e Colonia, ma aiutando gli altri». Così Luisa Ruotolo trentenne vicepresidente del Movimento per la vita di Acerra spiega la sua scelta e continua: «L’elezione di papa Francesco ha consolidato la mia scelta. Ero al suo primo Angelus, quando ho ricevuto l’email che mi ha confermato di essere stata selezionata come volontaria». Del Movimento per la vita parteciperanno alla Gmg quindici pellegrini e due volontari. «Da questa esperienza – continua Luisa – mi aspetto delle risposte dal Signore. Ad Acerra mi dedico alla promozione della vita dalla nascita alla morte naturale, in particolare di accompagnare e supportare le donne in gravidanza e nel periodo successivo. È un servizio che svolgo perché credo nel valore della vita.
Pur essendo già laureata, a settembre mi iscriverò a ostetricia, ho maturato questa scelta perché vorrei specializzarmi nel sostenere le gravidanze, soprattutto quelle non desiderate».
Paola Fumagalli
«Sarò volontaria tra chi soffre»
Con un’amica ho sentito il desiderio di partecipare alla Gmg non da pellegrina, come a Roma, Toronto e Colonia, ma aiutando gli altri». Così Luisa Ruotolo trentenne vicepresidente del Movimento per la vita di Acerra spiega la sua scelta e continua: «L’elezione di papa Francesco ha consolidato la mia scelta. Ero al suo primo Angelus, quando ho ricevuto l’email che mi ha confermato di essere stata selezionata come volontaria». Del Movimento per la vita parteciperanno alla Gmg quindici pellegrini e due volontari. «Da questa esperienza – continua Luisa – mi aspetto delle risposte dal Signore. Ad Acerra mi dedico alla promozione della vita dalla nascita alla morte naturale, in particolare di accompagnare e supportare le donne in gravidanza e nel periodo successivo. È un servizio che svolgo perché credo nel valore della vita.
Pur essendo già laureata, a settembre mi iscriverò a ostetricia, ho maturato questa scelta perché vorrei specializzarmi nel sostenere le gravidanze, soprattutto quelle non desiderate».
Paola Fumagalli
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Agesci
«Con il fazzolettone lungo le strade di Rio»
Porterò i colori del mio fazzolettone scout a Rio».
Matteo Picciau, 19 anni, è un rover – così si chiamano i giovani scout – del gruppo Agesci Elmas 1 in Sardegna. Sarà in Brasile insieme alla pastorale giovanile dell’arcidiocesi di Cagliari. «Vado in rappresentanza degli scout sardi e sono molto emozionato». L’assistente del gruppo don Luciano Ligas, che è anche responsabile diocesano per l’Agesci, ha invitato gli scout cagliaritani ad andare in Brasile. Così Matteo ha colto al volo la proposta. «Non ho mai partecipato a una Gmg ma mi hanno detto che è un vero e proprio evento, non vedo l’ora di partire». Il clan di Elmas, la comunità che riunisce gli scout dai 16 ai 20 anni, in questi mesi ha condiviso con Matteo la preparazione alla Gmg e ha contribuito alle spese di viaggio organizzando cene e altre attività di autofinanziamento. «È stato il loro modo per essermi vicino e mi hanno dato la possibilità di poter partecipare. Anche questo significa essere una comunità», sottolinea il rover. Finita l’esperienza di Rio, Matteo partirà per il campo scout. «Così – conclude – avrò modo di trasmettere ai miei amici tutta la carica della Giornata».
Giacomo Cocchi
«Con il fazzolettone lungo le strade di Rio»
Porterò i colori del mio fazzolettone scout a Rio».
Matteo Picciau, 19 anni, è un rover – così si chiamano i giovani scout – del gruppo Agesci Elmas 1 in Sardegna. Sarà in Brasile insieme alla pastorale giovanile dell’arcidiocesi di Cagliari. «Vado in rappresentanza degli scout sardi e sono molto emozionato». L’assistente del gruppo don Luciano Ligas, che è anche responsabile diocesano per l’Agesci, ha invitato gli scout cagliaritani ad andare in Brasile. Così Matteo ha colto al volo la proposta. «Non ho mai partecipato a una Gmg ma mi hanno detto che è un vero e proprio evento, non vedo l’ora di partire». Il clan di Elmas, la comunità che riunisce gli scout dai 16 ai 20 anni, in questi mesi ha condiviso con Matteo la preparazione alla Gmg e ha contribuito alle spese di viaggio organizzando cene e altre attività di autofinanziamento. «È stato il loro modo per essermi vicino e mi hanno dato la possibilità di poter partecipare. Anche questo significa essere una comunità», sottolinea il rover. Finita l’esperienza di Rio, Matteo partirà per il campo scout. «Così – conclude – avrò modo di trasmettere ai miei amici tutta la carica della Giornata».
Giacomo Cocchi
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