lunedì 13 ottobre 2014

Sentiero sparito



La strada di chi segue Gesù è nuova e ha bisogno del coraggio di chi "porta la sua croce, di chi rinnega se stesso"


Tornato a Pezzaze (Bovegno) dopo una decina d’anni con l’amico Gigetto, passando per i prati non trovammo il sentiero conosciuto anni prima.
Un contadino ci ha subito avvertito che quel sentiero è stato totalmente cancellato. Vi è cresciuta l’erba, alzata anche una siepe. Come mai? Appunto – mi ribadisce il contadino – un sentiero è segnato quando vi è un passaggio continuo di persone, quando c’è chi è interessato a percorrere quel tragitto.
Ma quel sentiero è stato cancellato, sopra vi cresce l’erbaccia, perché da anni non lo percorre più nessuno. Era la scorciatoia nuova che dieci anni fa avete segnato voi percorrendo ogni giorno e più volte al giorno quel tratto in salita che, attraverso il prato, va dal santuario al paese.
“Lascia che il mondo vada per la sua strada, - ricorda un canto gen – lascia che la gente accumuli la sua fortuna, lascia che dall’albero cadano i frutti maturi, lascia che la barca in mare spieghi la vela, lascia che trovi affetto chi segue il cuore…ma tu vieni e seguimi e sarai sale della terra, luce per gli uomini, e nel mondo deserto aprirai una strada nuova”.
La strada di chi segue Gesù è nuova e ha bisogno del coraggio di chi “porta la sua croce, di chi rinnega se stesso”. Io, Tu, noi… siamo benefattori dell’umanità quando, controcorrente, in salita, con radicalità, ci lasciamo guidare e condurre da chi ha detto di sé: io sono la strada della verità che conduce alla vita.
Ciao da p. Andrea

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