domenica 21 ottobre 2012

Dante, uno di noi

Successo delle letture «popolari» di Nembrini. Il successo delle letture dantesche di Nembrini è frutto soprattutto di un passaparola che in questi anni ha coinvolto migliaia di studenti, insegnanti, madri e padri di famiglia.Dai ripetuti incontri con i giovani è nata Centocanti, un’associazione che ha riproposto le «letture» in scuole, piazze e centri culturali, dando vita a una sorta di Divina Commedia vivente che ha contribuito alla riscoperta in chiave popolare dello scrittore fiorentino. Lo scopo è sempre il medesimo, quello stesso indicato dall’autore della Commedia: «Rimuovere gli uomini da uno stato di miseria e condurli a uno stato di felicità». La passione di un insegnante contagia studenti e casalinghe Tutto esaurito nelle quattro serate al teatro Out Off. Che da dicembre diventano un cofanetto di dvd
Dedicato a chi considera Dante una statuetta da museo, un ricordo del passato o una inevitabile scocciatura scolastica. Quattro serate sulla Divina Commedia lo ripropongono come un grande, da cui tutti possiamo imparare come stare al mondo. Un gigante della poesia, un protagonista del suo tempo, ma soprattutto un uomo che ha molto da dire agli uomini di oggi, a chi concepisce la vita come un cammino alla ricerca della felicità. Stasera al teatro Out Off va in scena la quarta lettura dantesca, e come per le altre tre i posti sono esauriti da tempo. Una platea di giovani e giovanissimi, ma anche insegnanti e casalinghe, è venuta ad ascoltare Franco Nembrini, non nuovo a questo genere di performance. Un insegnante originario di Trescore Balneario (Bergamo) nelle cui vene scorre sangue dantesco da quando era giovane studente, quarto di dieci figli, e per aiutare la famiglia lavorava in un negozio di gastronomia: un pomeriggio, trasportando sulle scale pesanti casse di vino, viene folgorato dal ricordo di una terzina di Dante da cui scaturisce il suo grande amore: «Tu proverai sì come sa di sale lo pane altrui, e come è duro calle lo scender e ’l salir per l’altrui scale». Il sommo poeta diventa compagno e maestro nell’avventura della vita, e quel ragazzo divenuto insegnante riesce a coinvolgere chi lo ascolta in un itinerario fatto di forti passioni e di un acuto ragionare. Il desiderio della verità, il fuoco dell’amore, la passione per la politica, la percezione della realtà come segno che rimanda ad altro, sono le costanti del cammino dantesco nelle quali gli spettatori vengono invitati a immedesimarsi. Fino a considerarlo «uno di noi». Un’esperienza coinvolgente che si è alimentata in trent’anni di insegnamento, in un confronto serrato con le domande, le obiezioni e le intuizioni di migliaia di studenti. E nella quale sono risultati decisivi l’incontro con don Giussani e l’avventura educativa nella scuola paritaria La Traccia di Calcinate, di cui è rettore. Dopo decine di letture nelle piazze italiane, ha deciso di mettere a disposizione di tutti la sua passione: dalla videoregistrazione delle 4 serate verrà ricavato un cofanetto con 4 dvd e un cd dal titolo «El Dante». DI GIORGIO PAOLUCCI - http://edicola.avvenire.it

Nessun commento: