venerdì 20 marzo 2009

Aids, dall'Europa critiche al Papa sui preservativi


Francia e Germania in testa alle voci contrarie alle dichiarazioni di Benedetto XVI sull'uso del preservativo nella lotta all'aids. E anche la Commissione europea ribadisce, interpellata dall'agenzia Ansa, che il preservativo "e' uno degli elementi essenziali nella lotta contro l'aids e la commissione Ue ne sostiene la diffusione e l'uso corretto": cosi' il portavoce del commissario Ue agli aiuti umanitari Louis Michel. Dall'Italia arriva invece il no comment del ministro degli Esteri Franco Frattini.

In Francia
La Francia e' la prima a dichiararsi "preoccupatissima" per l'attacco del papa all'uso del preservativo in funzione anti-aids. Si sono unite subito dopo le voci della Germania, del Belgio, delle Ong inglesi e della Commissione europea e, in serata, anche della Spagna che alle parole ha aggiunto anche i fatti, annunciando l'invio in Africa di un milione di preservativi.

In Germania
Dura anche la Germania, preoccupata di un affievolimento dell'attenzione generale ai rischi della malattia: i preservativi hanno un ruolo "decisivo" nella lotta all'aids - hanno affermato due ministre del governo tedesco, Ulla Schmidt (Sanita') e Heidemarie Wieczorek-Zeul (Sviluppo), per le quali "ogni altro strumento sarebbe irresponsabile".

In Spagna
Oltre al gesto concreto di inviare un milione di preservativi in Africa, dalla Spagna si e' levata la voce critica del segretario generale della sanita', Jose' Martinez Olmos, che ha invitato Benedetto XVI a fare una "mea culpa" e a rettificare le parole di ieri. Il piu' alto funzionario della sanita' in Spagna si e' anche detto convinto che il papa e' "molto mal consigliato".

In Belgio
Il ministro belga della Sanita, Laurette Onkelinx, ha espresso "sorpresa" e "costernazione" per le parole del papa, che potrebbero "pregiudicare anni di prevenzione e sensibilizzazione mettendo a rischio molte vite umane".

Unanime critica dal mondo scientifico e associativo
"Profondamente indignato" si e' detto il professor Michel Kazatchkine, direttore esecutivo del Fondo mondiale per la lotta all'aids, che chiede al papa di "ritirare le sue affermazioni in modo chiaro" perche' sono "inaccettabili".

Critiche si sono levate da diverse ong britanniche, fra le quali la religiosa Christian Aid ("le parole del papa rischiano di seminare confusione in Africa"). Anche il vescovo ausiliario di Amburgo, Hans Jochen Jaschke, si e' schierato contro il Papa. "Chi ha l'Aids, e' sessualmente attivo e cerca partner differenti deve proteggere gli altri e se stesso", ha scritto in un articolo per il settimanale Die Zeit.

La Santa Sede replica ribadendo la propria posizione
"La Chiesa concentra il suo impegno non ritenendo che puntare essenzialmente sulla piu' ampia diffusione di preservativi sia in realta' la via migliore" si legge in una nota della Santa Sede. Il Santo Padre, precisa padre Federico Lombardi, direttore della sala stampa, "ha ribadito le posizioni della Chiesa Cattolica e le linee essenziali del suo impegno nel combattere il terribile flagello dell'aids", che si concentrano sull'educazione alla responsabilita' delle persone nell'uso della sessualita' e con il riaffermare il ruolo della famiglia e del matrimonio; con la ricerca di cure efficaci accessibili al maggior numero di persone e con l'assistenza umana e spirituale ai malati.

"Queste sono le direzioni in cui la Chiesa concentra il suo impegno non ritenendo che puntare essenzialmente sulla piu' ampia diffusione di preservativi sia in realta' la via migliore, piu' lungimirante ed efficace per contrastare il flagello dell'aids e tutelare la vita umana".

Il vicepresidente della Camera: Europa burocratica e ideologica
Mentre il ministro degli Esteri Franco Frattini ha rifiutato ogni commento alle parole del papa, Maurizio Lupi ha stigmatizzato le dichiarazioni della commissione europea sull'importanza dell'uso dei preservativi per la lotta all'aids, dopo le dichiarazioni di Benedetto XVI. "Continuiamo a domandarci per quale ragione il processo di integrazione europea stenta ad andare avanti e perche' la Ue continua ad essere percepita come una istituzione distante. La risposta e' facile: si sta lentamente affermando una Europa relativista, burocratica, ideologica e incapace di rispondere alle esigenze della societa'. Quello che sta accadendo intorno alle parole del papa ne e' un esempio. Benedetto XVI, come sempre, ci ha provocati attraverso una semplice domanda: e' sufficiente inondare l'Africa di preservativi per risolvere il problema dell'Aids?". "Il papa ha il grande merito di provocare le nostre coscienze. Invece di attaccarlo strumentalmente sarebbe il caso di ascoltarlo".
Berlusconi: il Papa svolge la sua missione.
Ciascuno svolge la sua missione ed è coerente con il suo ruolo". Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, a margine del vertice del Partito popolare europeo a Bruxelles, ha risposto così a chi chiedeva un commento sulle parole di Papa Benedetto XVI, nel corso del suo viaggio in Africa, sull'uso del preservativo.

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