martedì 6 ottobre 2015

CARRON " Con la Laudato si' , il Papa ci chiama a una conversione interiore"



Intervenendo a Napoli assieme a Mazzarella, Polito e Bersani, ad un dibattito sull’enciclica, il presidente di CL afferma: “Non c’è ecologia senza un’adeguata antropologia”. Polito ha poi interrogato Carrón sul monito lanciato dal papa nella sua lettera: “Se “i deserti esteriori si moltiplicano nel mondo, perché i deserti interiori sono diventati così ampi”, la crisi ecologica è un appello a una profonda conversione interiore. Tuttavia anche alcuni cristiani impegnati spesso si fanno beffe delle preoccupazi per l’ambiente”.
Per il presidente di CL tale rilievo spinge ad andare a fondo della pretesa cristiana come avvenimento che coinvolge ogni aspetto dell’esistenza: “Se il cristianesimo non è in grado di generare uomini che si mettano nel reale con una modalità nuova, data dalla fede, di rispondere a tutto, il cristianesimo perde il suo fascino”.
Bergoglio rilancia, in tal senso, l’esigenza di una conversione, che distrugga l’umana pretesa di farsi padrone e sfruttatore della natura. “Non abbiamo bisogno – osserva Carrón – di un rapporto di competizione con la realtà, ma, al contrario, di mutare il nostro sguardo su di essa, in modo da generare uomini nuovi. Non c’è ecologia senza un’adeguata antropologia”.
La “sobrietà” e la “cura” che il Papa indica come necessari a tale cambiamento nascono da un atteggiamento di “stupore” e “meraviglia” verso il creato, la cui importanza fu sottolineata da don Luigi Giussani: “Se io spalancassi per la prima volta gli occhi in questo istante uscendo dal seno di mia madre, io sarei dominato dalla meraviglia e dallo stupore delle cose come di una ‘presenza’. Sarei investito dal contraccolpo stupefatto di una presenza che viene espressa nel vocabolario corrente dalla parola ‘cosa’. Il che è una versione concreta e, se volete, banale, della parola ‘essere’. Lo stupore, la meraviglia di questa realtà che mi si impone, di questa presenza che mi investe, è all’origine del risveglio dell’umana coscienza”.
Solo se si ridesta in questa maniera, ha concluso don Carrón, l’uomo non cerca di riempire il vuoto del proprio cuore con il possesso delle cose, ma avverte che “tutto è piccino per la capacità del suo animo. Trovare Uno che è in grado di riempire il cuore è la vera conversione”.

Nessun commento: