Ogni volta che una radiografia mostra le mie ossa, sono presa da un senso d’inquietudine. Come sia che questo insieme di muscoli e nervi, materia dunque, sostenga ciò che è un uomo, mi risulta un assoluto mistero
«Vede, signora, questo è il calcagno, e questa è la calcificazione che la fa zoppicare». Nel
monitor del pc del medico osservo la radiografia del mio piede sinistro. Tutte le volte che
mi trovo davanti a una lastra che mostra le mie ossa, sono presa da questo stesso senso
d’inquietudine. Dunque, mi dico con stupore, io sono fatta così, dentro. Le immagini dei
polmoni, con il disegno netto delle costole e l’ombra del cuore, mi turbano. È una cosa
difficile da dire, ma, insomma, ciò che la tecnica può fotografare di me è indubitabilmente
oggettivo, e in quelle radiografie ci sono io. Eppure, avverto sempre come uno scarto.
Vorrei dire al medico: guardi, dottore, che io non sono semplicemente ciò che lei può
fotografare.
monitor del pc del medico osservo la radiografia del mio piede sinistro. Tutte le volte che
mi trovo davanti a una lastra che mostra le mie ossa, sono presa da questo stesso senso
d’inquietudine. Dunque, mi dico con stupore, io sono fatta così, dentro. Le immagini dei
polmoni, con il disegno netto delle costole e l’ombra del cuore, mi turbano. È una cosa
difficile da dire, ma, insomma, ciò che la tecnica può fotografare di me è indubitabilmente
oggettivo, e in quelle radiografie ci sono io. Eppure, avverto sempre come uno scarto.
Vorrei dire al medico: guardi, dottore, che io non sono semplicemente ciò che lei può
fotografare.
D’altronde, dove veramente sta ciò che io chiamo “io”? Nel cervello forse, nell’equilibrio
segreto dei neuroni? Ma una Tac al cervello mostrerebbe solo carne e ossa e nervi:
materia, roba. Nel cuore forse, allora? Ma, a guardarlo da vicino si palesa come una
robusta, semplice pompa che ritmicamente spinge il sangue nelle arterie.
segreto dei neuroni? Ma una Tac al cervello mostrerebbe solo carne e ossa e nervi:
materia, roba. Nel cuore forse, allora? Ma, a guardarlo da vicino si palesa come una
robusta, semplice pompa che ritmicamente spinge il sangue nelle arterie.
Come sia che questo insieme di muscoli e nervi, materia dunque, sostenga ciò che è un
uomo, mi risulta un assoluto mistero. E prendo le mie radiografie e me le riguardo,
sconcertata: sono io, quelle ombre e quelle viscere buie. Sono io, eppure, dottore, vorrei
spiegarle: tutto ciò che lei fotografa e scansisce è reale, inoppugnabile.
Eppure nulla compare in
quelle immagini, nulla di ciò che sono io, davvero.
Marina Corradi
uomo, mi risulta un assoluto mistero. E prendo le mie radiografie e me le riguardo,
sconcertata: sono io, quelle ombre e quelle viscere buie. Sono io, eppure, dottore, vorrei
spiegarle: tutto ciò che lei fotografa e scansisce è reale, inoppugnabile.
Eppure nulla compare in
quelle immagini, nulla di ciò che sono io, davvero.
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