Così hanno detto gli incappucciati dell'Isis. Dopo il mare di sbandati che arrivano, poveracci, sulle nostre coste, frutto di una organizzazione micidiale che sfrutta loro e invade noi, ora arrivano le minacce cruente. La politica appare paralizzata. La cultura balbetta quattro fesserie da poco su libertà di espressione e guerra di religione. Il Papa dopo aver ricordato che prima di tutto viene la dignità umana e perciò non si lasciano le persone in mare aperto, invita a non usare il nome di Dio per coprire violenze. E non si presta a far diventare questa guerra una guerra di religione mettendosi a fare esattamente a far la parte che l'Isis vuo, fargli fare, il leader dei nemici. Perché i nemici del Califfato sono anzitutto i musulmani che amano la libertà, che hanno conosciuto una convivenza pacifica con cristiani e altri. Gli Egiziani, ad esempio. I Giordani. E molti dei paesi nordafricani. Sono costoro che si aspettano una mano da noi. I russi la mano l'hanno tesa agli egiziani, L'Europa è timida. L'ONU sta a guardare, ancora. Nulla di buono all'orizzonte. ( intanto la casta dei magistrati italiani -centro del mondo, ovviamente- si arrabbiano perché se sbagliano finalmente pagano...come tutti....) Dr |
mercoledì 4 marzo 2015
IL BAGNO DI SANGUE.
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